Ho visto con i miei occhi,
e brividi scorrevano selvaggi,
gli occhi di un bambino
dispersi nel vuoto della morte,
spenti dalla follia umana.
Le grida devastanti,
attanagliano le orecchie,
instaurano l'inferno,
in nome della guerra.
Soldi, potere, conquista,
sete avara di sofferenza,
uccideva anni indietro,
uccide ora, ucciderà.
E questo lo vuoi solo tu,
che segui ancora la tua
logica insensata,
la tua morte così lontana,
o forse già passata.
Passivo inerme cimice,
schiavo di questa società infame,
continuai a delegare la morte
di tuoi simili.
In nome della guerra,
di religione e di stato,
di soldo e di terra,
il mondo è sprofondato.
Nessuna ideologia giustifica
questo scempio,
e l'enorme sacrificio,
non sembra mai quietarsi.
Le grida della luce
si scagliano nel cielo,
pronte all'ultimo rimbombo
pronte al prossimo massacro.
Morte! O Morte!
Chi mai ti ha elogiato così spesso,
pronta all'ultimo riflesso,
del futuro che non cé.
Non voglio liberarmi dell'unica mia proprietà,
Ode alla vita, al suo massimo splendore