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In nome di

Ho visto con i miei occhi,
e brividi scorrevano selvaggi,
gli occhi di un bambino
dispersi nel vuoto della morte,
spenti dalla follia umana.
Le grida devastanti,
attanagliano le orecchie,
instaurano l'inferno,
in nome della guerra.
Soldi, potere, conquista,
sete avara di sofferenza,
uccideva anni indietro,
uccide ora, ucciderà.
E questo lo vuoi solo tu,
che segui ancora la tua
logica insensata,
la tua morte così lontana,
o forse già passata.
Passivo inerme cimice,
schiavo di questa società infame,
continuai a delegare la morte
di tuoi simili.
In nome della guerra,
di religione e di stato,
di soldo e di terra,
il mondo è sprofondato.
Nessuna ideologia giustifica
questo scempio,
e l'enorme sacrificio,
non sembra mai quietarsi.
Le grida della luce
si scagliano nel cielo,
pronte all'ultimo rimbombo
pronte al prossimo massacro.
Morte! O Morte!
Chi mai ti ha elogiato così spesso,
pronta all'ultimo riflesso,
del futuro che non cé.
Non voglio liberarmi dell'unica mia proprietà,
Ode alla vita, al suo massimo splendore

 

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2 commenti:

  • Carlo Caredda il 17/11/2011 19:55
    e grandi parole per l'argomento che rimbomba nel mio petto. Non siamo soli...
  • laura cuppone il 30/01/2011 11:02
    forse si pensa sempre
    che
    la fine di un mondo sia legata
    al fattore sorpresa-natura
    a qualcosa che non possiamo combattere
    e invece poi forse
    la fine di un mondo é
    la fine del desiderio di un mondo...
    la morte lentissima
    che infligge il veleno del potere
    é la fine del desiderio di un mondo
    e l'inizio inesorabile del suo
    declino...
    la schiavitù volontaria e l'omertà
    l'indifferenza persino alla nostra, di anima
    é il più grande dei peccati.

    5 stelle!
    Laura

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