Abbandonata all'arte
sonnacchiosa
di prendere i pochi sorsi
di passaggio
filtro granuli d'algebra
senza l'attesto
d'una riga che non sia tratteggio
Proiettata convulsamente al prossimo
mattino
divarico pensieri al resettaggio
cancello
riscrivo il mai e poi mai
-di quelle nuvole nemmeno il passaggio-
Mi siedo all'ombra che era
d'asma divino
spiraliforme anfratto
lo sguardo impietrito
questo valico è nato già
di lattice
e vino
-quello più a sud é settembrino-
Onoro le mie forme
d'informe credo
dormo
che mi è concesso
col mio
Assassino...