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Guerra

Lontana si forgia l'aurora,
dove il cuore vola libero tra le foglie della follia.
L'uomo martello del progresso batte i rintocchi della
nostra mezzanotte, insonne sta il vigil demonio dello spirito,
con forche e lance attanaglia il ventre,
d'odio e paura brucia l'occhi.

Lontane fiaccole sinuose corrono il sentiero,
accarezzano il monte, azzannano le tenebre, pulsanti battiti scandiscono la marcia.
Il castello lontano domina la terra oscura e l'ombre si avvicinano.

Passo dopo passo il tetro respirare della Luna,
volano alti gli spettri del decaduto ordine,
corrode ciò che incontra, abbandonano gli animi,
muoiono i corpi

solo il ricordo tace sulla landa.

 

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3 commenti:

  • Elisabetta Benedetti il 23/05/2011 14:02
    Aurora, cuore libero, demoni che tormentano lo spirito. E tutto è ombra e quotidianità corrosa dagli eventi. Bello veramente!!!
  • ELISA DURANTE il 15/04/2011 07:55
    Poesia che ha il sapore di una saga: il tema non ne viene ingentilito, al contrario il lettore viene avvinto in una spirale di ancestrale terrore. Molto piaciuta.
  • Falco libero il 04/04/2011 01:03
    Le tue poesie ricordano epiche battaglie leggendarie e misteriose.
    Sei molto Bravo Enrico

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