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Sfiancato da folle andavo cercand'io il tuo petto

Sfiancato da folle
andavo cercand'io il tuo petto e lì
pensavo acqua, d'onde,
infinite picchiettature fa scorrere,
ma perdura.
Pensavo luce, impertinente prima,
colle ore colle brume
s'intimorisce, ma mai cede
sempre riscalda.
Pensavo emblematici sussurri
luoghi orientali sapori il dolce tuo impersonare
anniversari contemplazioni
licaoni unicorni amuleti macule di vita
in estatico socchiudere dal mondo
pensavo famuli di noi i miraggi
capanne coperte
una sola notte
foto foglie d'acero fulgidi
bisticci fiocchi posate baci
insieme.

Guardavo umili panni:
nascondi bellezza
che mi spoglia.

 

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2 commenti:

  • Matteo Contrini il 22/01/2011 19:09
    Ringrazio tantissimo per il commento =)
  • Ugo Mastrogiovanni il 22/01/2011 16:57
    Leggendolo con attenzione, posso asserire che il peso di questo autore è nella sua abilità a rendersi interprete del proprio tempo. Egli si sente remunerato sempre, in quanto sa di rappresentare l'oggettività dei suoi sentimenti, il rispetto per i suoi simili, l'universalità dei suoi affetti.

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