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Onirica prigione

Ha un prezzo la notte!
Arrivi e partenze si ripetono
da sempre buchi neri.
Spingo il pedale ma non freno
e la strada si dissolve.
Il volo è una vertigine
planante a pelo d'acqua.
Poi mi rinfilo nell'oppressione
ma la sfera impenetrabile
mi salva
dagli aculei della pedanteria.
C'è lei che ancora mi tormenta,
con le bugie mi spiega,
è quello che vorrei
ma non accade!
Al tavolo rotondo sono ora due
ma una presto scappa.
Dapprima non distinguo,
guardo meglio:
è la speranza...
e poi mi sveglio.

 

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 06/04/2012 18:01
    Un sogno davvero particolare,
    che scorre su versi
    sublimanti,
    ottima.
  • Anonimo il 27/03/2012 17:04
    Molto bella, complimenti!

0 commenti:


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