C'è un giorno nel destino.
L'ho aspettato tanto
avvinghiato al cuscino,
tra labili speranze
e lucciole inventate:
stelle tra le persiane
le schiarite filtrate
con le presenze arcane.
L'ho aspettato la notte
sulla riva del mare
nel lieve sciabordìo,
con la scia della luna
opaca a tremolare
e i falò degli amici
come araldi d'oblìo.
L'ho aspettato in pineta
sopra l'erba in rigoglio,
tra le floride schiere
di festoso germoglio,
tenue preludio
la brina umida
su un quadrifoglio.
L'ho aspettato sempre
fiduciosamente
sopra strade asfaltate,
in mezzo a tanta gente,
tra vicoli angusti
e sentieri sassosi,
sorrisi ironici
e moti affettuosi,
in frasi non dette,
o solo accennate,
in mille immagini
poi cancellate.
L'ho aspettato :
in ogni ritorno
in ogni stretta di mano
ho atteso il mio giorno.
L'ho aspettato invano...