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L'io

Solo del tuo pensier ti fidi,
altri non vedi.
L'intelligenza ed il super sapere
che quel genio al tuo specchiar ti appare
diritto non ti dà d'imporre agli altri il tuo volere.
La mente altrui indisponi.
Non c'è resa.
Quell'io che ognun sovrasta
dell'essere suo corre a difesa.
In un miscuglio d'ammirazione e d'odio
che l'animo confonde
ed al suo perder la ragione non ci sono sponde.
La violenza di tutto poi scatena
in un turbinio di sentimenti
che nella logica della vita
non trova riscontri.
Abbassa il tuo pensiero,
cerca l'albergar della modestia
e l'intelletto tornerà a dominare,
nella visione di un tacito parlare
i veri sentimenti prevarranno
sì che nessuno ti potrà più giudicare.

 

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4 commenti:

  • Virginio Giovagnoli il 22/02/2011 13:18
    Sono felice di comunicare agli amici che domenica ventisette febbraio ore 17. 00 mi dovrò recare a Roma presso l'Hotel Black per ritirare attestato di merito su questa poesia.
  • MATTEO SIDERI il 23/01/2011 03:37
    bellissima innanzitutto =) mi piace molto il passaggio sulla violenza e mi piace interpretarla un po a modo mio, pensando a quando si tengono determinati comportamenti che pensiamo possano portare gli eventi a conclusioni sperate, ma che poi nel lato pratico o "logico della vita" in verita' non fanno altro che causare drammi per la propria sensibilita. o almeno nella mia soggettivita' =) cmq, ribadisco di nuovo, e' stato molto bello leggere. le mie parole sono solo uno scarabocchio di cio che ho sentito mentre leggevo
  • Anonimo il 23/01/2011 03:14
    Bella e condivisa... in realtà non sono i sentimenti a scatenare l'odio, forse una mancanza degli stessi è causa diazioni bestiali che come ben descrivi tu sovrastano l'intelletto... in tutto ciò il fatto triste è che la convinzione di gestire al meglio la nostra mente è troppo alta per dubitare di quotidiane comportamenti animaleschi.. un saluto
  • Matteo Contrini il 22/01/2011 20:08
    "i veri sentimenti prevarrannosì che nessuno ti potrà più giudicare.": condivido pienamente!
    Mi piace questa poesia per l'ambiguità dell'io che dai versi a tratti sembra ostinato, a tratti superbo e altre volta ancora molto introverso. Probabilmente avrò interpretato male il senso della poesia, nel caso scusa ^^

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