Non avrei dovuto guardare
la città
né dare ascolto
alla canzone dell'essenza
ma essa
mi trasse nell'inganno
che contemplavo nel riflesso
alla parete
Se la maledizione
avesse preso la sua forma
avrei scelto
una barca senza remi
e distesa alle carezze mortali
dei vortici di un lago
mistica sarei dispersa
e santificata
Ma le perturbazioni
sciolsero le mie redini
e la distensione avvenne
per effetto mentale
l'evasione dal castello
ferma e decisa distanza
io volli prendere
dalla morte
Vago viva
controvertendo quelle regole
abbattute foreste di cavi elettrici
al mio passaggio
di spettro
carnale
Bada a te
Lancillotto
e a te
Spada
che nessun sacrificio è vano
per chi rompe incantesimi
con l'incantesimo d'esistere
Non oso quindi lasciare
non oso
partecipare
nessuno le mie vesti può toccare
nessuno guardarmi
e sopravvivere...