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Una mamma, a suo figlio morto per droga

figlio mio credimi...
con l'amore ti ho fatto nascere
e con la mia mente ti vedevo crescere;
progettavo il tuo avvenire
e, felice ero del tuo vivere,

figlio mio credimi...
ti ho insegnato com'era bello amare
ma tu quel giorno
non mi hai voluto ascoltare,

negli altri hai voluto credere
ti lasciai libero, ti misi alla prova;
oggi alla vita stai per cedere
per l'uso di quella roba!!!

figlio mio credimi...
con l'amore ti ho fatto nascere
chi; chi lo può dire
quanto è stato il mio soffrire?

col sorriso vedevo la tua sorte
ora, piango la tua amara morte
al di sopra di ogni cosa ti ho amato
per quella droga mi hai abbandonato!!

tu eri il fior della mia pianta
oggi mi lasci triste e stanca
per te ho seminato gioia
e tutti quegli incanti
per mietere lacrime e amari pianti

di questa sorte l'uomo non si avvalora
è la fede nel Signor che tanto onora!

questo è quel che resta della mia speranza antica
e il mondo gira, va avanti con fatica
ma ecco!! anche oggi è nata una nuova vita!!!

20. 8. 2008.

 

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6 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 17/12/2011 14:18
    Poesia commovente, intensa e soprattutto vera. In questo componimento scorso un etica pura, libera da ogni conservatorismo.
    Elogio della libertà e critica dell'errore.
    Grande capacità d trasmettere un sentimento sentito e vero.

6 commenti:

  • Pietro Saltarelli il 09/08/2012 16:00
    Bella davvero e struggente su una terribile piaga che affligge l'umanità... Bravissima Silvana.
  • Anonimo il 22/04/2012 03:12
    Un forte senso di colpa trasuda da queste parole.. fare tutto non sempre basta.
  • Don Pompeo Mongiello il 29/07/2011 09:27
    Molto apprezzata e piaciuta questa tua angosciosa eppure bella!
  • Aldo Riboldi il 01/04/2011 09:43
    Questo maledetto problema ci sfiora o peggio ci coinvolge tutti i giorni...è una lotta feroce contro il male...è bene parlarne... e non far finta di ignorarlo!!! Ti sono grato per averne parlato!
  • Aedo il 31/03/2011 23:55
    E tante madri lanciano il loro accorato appello, per liberare il figlio dalla morsa della droga, che rappresenta solo una fuga dalla realtà. Poesia molto vera e significativa!
    Ignazio
  • Bruno Briasco il 12/02/2011 11:57
    Leggo la tua angoscia ma spero e credo che il finale ti riappaghi di tanto dolore...