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Voglia di piangere

Una plumbea atmosfera regnava
In una terra riarsa e deserta ed il cielo
Cupo non accennava ad un pianto
Non una lacrima scese
Su quell'arido suolo che inerme
Subiva la mano di un dio più grande e crudele.

Una lacrima nera solcò il pallido
Suolo e come pioggia cadde l'inchiostro
In piccole gocce sgombrandolo
Dall'immane peso soppresso dal tempo
Così nacque una poesia, desiderata ed attesa
Figlia dell'anima e della sua crescita.

Voglia di piangere per la mia terra,
Un piccolo foglio causa di mestizia, dolore e sofferenza.
L'esilio concluso è stato per l'animo uno strazio,
Voglia di piangere lacrime gaie.

 

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3 commenti:

  • Gabry Tedesco il 26/02/2011 11:50
    Grazie mille per i commenti ^^
  • Anonimo il 06/02/2011 00:17
    Bella, così nacque una poesia.
  • Aedo il 05/02/2011 23:44
    Benvenuta nel sito, Gabry. Trovo la tua poesia ben strutturata sul piano stilistico e ricca di emozioni personali, che hanno colpito la mia sensibilità. Brava!
    Ignazio

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