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Il contadino

Scende la sera.
La campagna si veste di malinconia,
un velo di nebbia
si arrampica
sui piccoli Pero,
dai rami ancora spogli,
scivolando poi,
come sottilissima pioggia,
sui campi appena arati.

Una pallida Luna,
infreddolita,
buca la patina stagnante,
specchiandosi,
nei canali artificiali
di acqua sorgiva,
ai lati del viottolo
di terra e ciottoli.

Stanco,
il passo lento,
il viso luminoso e fiero,
l'ultimo Pioniere
torna alla dimora,
accompagnato dal riflesso
fin sull'uscio.

Prima di entrare
uno sguardo all'orizzonte,
mano alla fronte
come una visiera,
a leggere nel cielo
segni di Primavera;
germoglio e vita
alle sue fatiche.

 

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0 recensioni:

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10 commenti:

  • Donato Caione il 22/08/2014 11:10
    Se si rivalutasse un po' di pi? la terra, ne beneficeremmo un po' tutti.
  • bruno guidotti il 20/11/2013 05:41
    Trovo poco coinvolgente la stedura iniziale bello il finale
  • Alessio magnaguagno il 30/06/2012 12:58
    molto bella mi piace quel senso di pacata stanchezza, quella stanchezza che è tutta fisica e che cela una meravigliosa serenità, alla prossima
  • Giuseppe Amato il 08/02/2011 21:30
    A me piace ogni descrizione della natura, ogni quadro socionaturale anche se oggi può risultare troppo stereotipato... non importa l'uomo che coglie le espressioni della natura e le traduce su un foglio compie un'operazione di continuo piacere... vedo una natura di pianura diversa dalla mia collinare ma uguale nelle spinte interiori... solamente quel Pero al singolare.. lo pluralizzerei!!!
  • Anonimo il 08/02/2011 20:30
    Suggestiva descrizione della vita contadina.
    Bella, bella.
  • Anonimo il 08/02/2011 20:21
    Amo il profumo della campagna
    i suoi colori
    ogni tanto fuggo dalla città
    per riposare nel suo ventre
    Bravo Ezio
  • loretta margherita citarei il 08/02/2011 17:31
    anche se oggi si sono modernizzati
  • loretta margherita citarei il 08/02/2011 17:30
  • Mario Olimpieri il 08/02/2011 17:20
    Stupendo mestiere quello del contadino: solo lui può ammirare albe, tramonti, campi di grano e l'incedere delle stagioni; purtroppo deve spesso e duramente soggiacere alle contrarietà del tempo e all'avvilente e misero compenso alle sue fatiche...
  • Vincenzo Capitanucci il 08/02/2011 16:51
    a leggere nel cielo.. nei segni della primavera.. il raccolto.. del suo duro lavoro..

    Molto bella Ezio..

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