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La Ricerca di un Dogma

-(Sospiro), gli anni delle mele sono assenti
più del concetto del superuomo
che vale per poche assicurazioni-.


In un tempo inutile, cercavo
la futilità per sporcarmi le scarpe,
e aggrapparmi a figure testate
con il palmo della mano e non con l'indice,
sorseggiando il caffè amaro in una sedia di piazza.
Quella lastra di cemento sotto, era me
e lo stato in cui non sognavo niente,
non volevo ritrarre qualcosa di umano
o simile di aspetto ai passi passati
pesanti dei passanti, al rumore della periferia
che si scrostava dal fondo dei miei timpani
per un gioco somigliante allo stile
con cui curavo l'aspetto delle nuvole,
e l'acqua assolata delle fontane
che mi poltriva in faccia, irrorandomi.


Mi ero perso tra la folla, la gente
che usava le carte di credito fedelmente,
e puntualmente ero solo fra gli scarichi del traffico
e i venditori ambulanti del luogo.
Per la prima volta ero parte del nulla.
Il nulla che di notte si coricava vicino,
e non osservava mai il mio volto
se dopo, non piantavo a terra il corpo
con le mani spaccate accanto,
alla ricerca di un dogma di vita
ed un'altra mancanza di parola nell'aria.

 

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1 commenti:

  • A. A. il 15/02/2011 07:55
    Ok, forse avete preferenze...

    Mh, testerò lo short circuit.

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