Sedimenti
trasportati dal movimento
nel profondo
lenti
come fiamma senza vento
Sbaglierò ancora
senza rimpianti
su una cintura spaziale
scivolerò
scegliendo sempre con cura
i salti adeguati alla creta
E tutto mi spingerà
dove tu non sei
e tutto mi porterà
a suonare nuove canzoni
dopo lunghe pause d'assestamento
ma ti vedo
rinchiuso in me
ancora a pugni chiusi
a pugni chiusi
E sento salire visioni confuse
dove il mio orgoglio tace
confusamente
appoggio le dita alle tempie
e non mi chiedo perché
la corda tenda all'invisibile
e non mi chiedo perché
le bende calino solo la notte
Mentre giro intorno in tondo
mentre mi cerco dentro un pozzo
mentre applaudono le mie ore
la tua placenta mi aspetta
sul pavimento di quella stanza
chiamata mai
chiamata sempre.