Quando cavalchi
vuoi un giovane puledro
ma le tue gambe
non possono più cavalcare...
... e il puledro fugge via
dietro al suo tempo
che per te è andato...
Così resti seduta
su gialle rimembranze
gli occhi persi
nell'azzurro intenso
della speranza...
Grazie, Silvia, per la bellissima poesia, che è anche dedicata a me: io ancora credo nei sogni. Mi hanno emozionato i tre fantastici versi finali: "gli occhi persi
nell'azzurro intenso
della speranza..."
Ciao
Ignazio
una cosa è credere nelle favole, un'altra è credere nei sogni. le prime ci vengono raccontate, spesso per invitare al sonno, e narrano di fatti inventati; i secondi, se pur legati al sonno, non ce li racconta nessuno, in quanto produzione del proprio pensiero, ed ognuno di noi ne ha uno che, spesso, serve a dare un senso alla propria vita, lo si persegue per realizzarci. chi crede nelle favole, delega altri a pensare per lui, chi crede nei propri sogni ha ancora qualcosa da dire. io scelgo di continuare a sognare, ma non di dormire.