username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Fantasma

Fantasma di
terracotta.
Un sibilo
dal vento e
mi sveglio
in una tomba
di argilla
che si sgretola
tra le mie mani
impotenti.
Le mani che
una volta
ti hanno sognato.
Un'ombra scura,
un sapore acre
punge le mie viscere.
Piume nere
ciondolano
seducenti.
Non ha senso
deporre le armi.

 

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

12 commenti:

  • Anonimo il 26/05/2009 09:30
    Bellissima immagine di chi compie un viaggio nelle cose "dell'aldilà" e si sgretola ma si arricchisce ad ogni istante.
  • ciro la ferola il 10/05/2007 17:37
    e allora non deporle... ho creduto che un angelo nero ti abbia cercata e, ovvio, trovata... ma... devi aver fatto davvero del male perchè questa creatua si sia fatta viva. Devi avere frainteso l'amore e allora, credimi: nessun'arma può salvarti. La ricerca del vero, quella può farlo. Comunque brava!
  • Diana Moretti il 24/04/2007 14:57
    Grazie Federico x il voto a rialzo! Comunque l'intero periodo finale è sempre retto dal "in quel frangente".. e poi vivere senza speranza sarebbe piuttosto desolante anche per un sessantenne! A rileggerci.
  • Federico Magi il 24/04/2007 11:52
    Addirittura insensato concedere fiducia al futuro? Mi sembra esagerato in giovane età. Me lo posso aspettare da un sessantenne Ad ogni modo, non entro nel merito del tema, mi piace rimarcare la forma e lo stile, che mi convincono. Non capisco perchè questa votazione cosi bassa. Te la rialzo un po'. A rileggerci!
  • Diana Moretti il 22/04/2007 11:42
    Ciao Sara, sul fatto di una persona cara morta non sei andata tanto lontana perchè allontanare una persona cara da te dopo che questa ti ha ferito equivale all'ucciderla (metaforicamente parlando, ovviamente ). Sulla punta di speranza alla fine, purtroppo non posso darti ragione, perchè in quel frangente intendevo ben altro. Il fatto di essermi scoperta cosi tristemente vulnerabile ("Deporre le armi" mi ha portato a pensare a quanto sia pericoloso e insensato concedere ancora fiducia in futuro.
  • sara rota il 20/04/2007 23:05
    Una poesia davvero particolare; scritta in modo semplice e scorrevole, ma che lascia decisamente spazio alla immaginazione. Nei primi versi io vi ho visto il ricordo di una persona cara, ormai morta (cimitero...); la seconda parte un desiderio mai realizzato; la fine una delusione però con ancora una punta di speranza. Brava! )))
  • Riccardo Brumana il 20/04/2007 11:55
    la luce; ora vedo la luce!!! scherzi a parte grazie di averla spiegata. son convinto che anche il voto della poesia comincerà a lievitare visto che capendola è molto bella.
  • Diana Moretti il 20/04/2007 11:45
    Ciao Riccardo, purtroppo il mio stile è piuttosto ermetico anche perchè prediligo la poesia che suggerisce e non necessariamente descrive qualcosa in particolare. Comunque, la poesia in questione tratta di un amore tradito, un sentimento che non viene corrisposto, una illusione che si sgretola e che crea impotenza e rabbia. Spero di aver chiarito almeno in parte ciò che intendevo
  • Riccardo Brumana il 20/04/2007 00:08
    troppo personale ci vorrebbe una didascalia per comprenderla.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0