Lasciai la spiaggia dietro di me
e iniziai a vagare su quello specchio azzurro,
infinito,
dove le notti ti passano accanto come ombre
e i minuti scorrono lenti come il cammino delle stelle.
Lasciai la mia casa alla Solitudine
e quella zattera divenne la mia sola compagnia.
Avevo provato a cercare la mia immagine perduta
nella sabbia bagnata,
ma una sola verità non può nascondersi
in mille granellini bruciati.
Con in volto chino
e il naso bagnato dall'acqua
cercavo la mia immagine tra le onde,
specchio dell'anima più che del corpo.
Fu così che mi lasciai trascinare,
con la faccia nell'acqua,
spinto laddove finisce la vita e inizia
il destino.