Concedi
al sognante
un porto d'asilo
uno sguardo d'Amore fisico
vendessero
le stelle
la loro luce in polvere d'oro
da diluire nel ventre di chi soffre
mi comprerei anche Dio
l'inverno ha rigidi cancelli
la primavera fragili dita
apre solo gemme dai caduchi frutti
bruciarmi vivo
è
ovviamente la mia vocazione
seppellitemi
con il viso contro il corpo della terra
sarà il mio penultimo bacio
la Sua bocca ha fame delle mie ossa
vivo a ritroso
lo so
da sempre
l'ultimo infinito bacio
l'ho posato sulle Tue guance
quando
pressati dal tempo
raccoglievamo le more con labbra violette