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Il festival del cinismo

C'è un poveretto
all'angolo della strada
e tutti, ogni giorno:
- Che pena! Poverino!
Con quattro centesimi
neanche un panino!

I suoi vestiti sono ormai stracci,
alle scarpe non ha più lacci,
la sua barba è sempre incolta,
la capigliatura troppo folta.
Come mai è così sporco?
Puzza sempre e non si lava,
dalla bocca un po' di bava.

Gli passo accanto
e non lo guardo,
ma convinto credo
che quel diseredato
tutto sommato non ha interesse
a migliorare, a cambiare:
quando mai avrà
un colloquio di lavoro
o una soirée teatrale?

 

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5 commenti:

  • Max Ldt il 24/04/2007 11:16
    bravo...
  • Mario Secondo il 21/04/2007 02:52
    Molto francamente, é il titolo che hai sbagliato. Dovevi intitolarla: INDIFFERENZA. Vota MS
  • Riccardo Brumana il 21/04/2007 00:11
    leggendo la poesia si direbbe che sei un cinico. ma leggendo il titolo mi fa intendere che disprezzi il cinismo. credo "ma non ci metterei la mano sul fuoco" che tu l'abbia scritta in prima persona per far capire meglio che razza spregievole sia l'uomo cinico.
  • laura cuppone il 20/04/2007 21:08
    non c'è molto da dire... hai preso o no coscienza di quello che vedi all'angolo della tua strada?... ma quale soirée... lascia perdere... spero che tu ci rifletta davvero... L

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