Scivolo sulle note di un adagio
che rapisce le mie emozioni per farne vivido sentimento,
accesa passione.
Perso tra le lapidarie pareti di questo silenzio,
la tua essenza s'inarca in volte di gotica maestosità
a svelare misteri di sublime beatitudine.
Rapito dal chiarore della tua vanità perduta,
raccolgo, nel fraseggio di una mano ignota,
l'attimo sublime,
l'apice culminante dei tuo dolore fattosi musica,
vibrazione dell'anima.
È una sottile e poetica caduta di note
che argentine schiumano in vortici di inattese emozioni,
a sorprendere sospiri persi nel delirio di un tempo
che mai potrà lenire siffatta bellezza.