Corrono via i giorni senza te,
come gocce di pioggia sui vetri.
Pensieri che rifuggono il presente
cercando immagini di noi.
Mi manchi!
Mi mancano le tue gambe,
su cui i collant tratteggiano curve
dove naufraga il mio desiderio.
Mi manca il tuo collo da mordere
mentre le tue unghie laccate
imperversano come lame sulla mia carne,
ciascuno cibandosi del desiderio dell'altro
sino ad annullare il confine tra dolore e piacere.
Manca alle mie mani il tuo corpo,
da esplorare, accarezzare, tormentandolo
sino a farlo sprofondare inebriato,
nel delirio dei sensi.
Mi manca il senso di possesso su di te,
quegli attimi di risoluta virilità
da far soggiacere al tuo dominio di donna.