Verde il mio crine
in punta di coltello
un universo senza bandolo di matassa
pioggia di fuoco insistente
mani che raggiungono la mia mente
Creta mi conserva
in un angolo di neve
già divenuta acqua da due soli
già rinvenuta al pozzo e poi al bicchiere
Non sanno
al mala parte
come si è vivi
e invidiano chi ha piume per volare
oppressi dalla inetta iniziativa
da spettri luccicanti e senza lava
La nave salperà di mezzanotte
e nella notte addentrerà il bel viso
respirerà le stelle senza respiro
senza ricerca di un
completamento
Che arriverà
puntuale meraviglia
gravità
senza appuntamento...