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Amica mia

Le membra pregi di miselle vesti,
con maglia rada t'aduni l'osse
che raggelar ti senti nella catorba notte.
Eppur calano,
nel rimenar le vite andate
o di futur fidarne,
a cercar fomenta in te.
Con lampe insonni puntano l'omeri sporti,
ch'altera porgi a l'uiolar,
vengon'essi ad ossecrar
come a un carneo corporale
il tuo sommo figurare.
Ma dell'animo gettato sull'ombaco catrame
nessun può fiatare né stimar conviene,
Sol tu,
che dall'alti tacchi il volo spiccar vorresti
e l'amati sogni mai realizzar vedesti,
confessar lamento sai al cuor stremire.
Ma sei bella,
ti vai consolar dicendo senza fine
Quando la Luna muore
e fidi riveder.

 

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2 commenti:

  • karen tognini il 15/03/2011 14:55
    Ma sei bella,
    ti vai consolar dicendo senza fine
    Quando la Luna muore
    e fidi riveder.

    Complimenti...è davvero molto bella...
    ciao...

    k
  • Simone Veltroni il 15/03/2011 12:50
    Realmente questa poesia porta il titolo di "A Masha (versione arcaica)" ma non potendo utilizzare commenti nel titolo stesso l'ho così pubblicata.
    Ad onor del vero, tutto qui.

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