Felicità,
favilla che s'accende come un sole nell'inverno
e cala prima di scaldare
s'innalza appena sopra l'incavo dell'onda,
lume tra gli astri, poi torna spenta all'orizzonte.
Lascia al passaggio precipitoso segno
imbottigliato nel ricordo, a volte torna a galla
poi niente più!
Seme si fa dei giorni che verranno di scontento.
Piccole gioie, di questo fin'ora s'è trattato
e con le gambe corte, perdute dietro il passo dei miei giorni.
Onde di sasso nello stagno,
poi niente più!
Felicità,
anelo a quella che non teme la cattiva sorte
si nutre della sola vita, respiro su respiro,
e mai ti lascia, qualunque cosa accada.
Generosa danzatrice sulla punta di uno spillo
varca la porta, e niente potrò chiederti di meglio.