Ho cercato un volto perduto tra le pieghe dell'anima
tra quelli incrociati dal mio sguardo.
Ho fatto naufragio mille e mille volte,
su spiagge di anime abbandonate come me,
sperdute come atolli negli oceani dell'indifferenza,
rubando e dispensando conforto a reciproche angosce.
Ho soccorso anime reiette, destini sconfitti
senza attendermi nulla in cambio.
Ho percorso sentieri di morte,
ho visto giovani esistenze spezzarsi
nel gioco frenetico della vita,
lasciando le lacrime dei padri,
bagnare l'ultima loro eterna dimora
frutti ancora troppo acerbi
per essere strappati alla vita.
Ciò che resta dei miei giorni
è pane azzimo per fato
senza sapore alcuno,
senza appetito alcuno per la vita.