Seduto sulla spiaggia a contemplare il mare,
rapito dal suo lento sciabordio,
ipnotico ondulare...
osservo un fiore che sull'acqua,
sospinto verso riva,
sembri saluti il giorno che lentamente muore...
Lo raccolgo piano, con doverosa cura,
lo stendo nel mio palmo
come a cercar di ridargli vita.
È impregnato di salsedine marina
che nelle mani si trasforma in pianto
perché un detto antico che m'ha rivolto il cuore
sbuca d'improvviso alla mia mente:
"Non si può toccare un fiore senza turbare una stella".
Lo restituisco dolcemente al mare...
come a farlo vivere di nuovo
e far sì che la sua stella
possa brillare
ancora.