Non ho voglia di scrivere,
non c'è voglia.
Non ho aspirazione.
Non ho pensiero.
Non ho poesia.
Cosa mi è rimasto allora?
Se le mie doti voglia non hanno
di uscire dalla mia testa e sul foglio posarsi?
Il disegno?
Lo sdegno, passato nefasto che esso mi ha portato
il mio sguardo su di esso mai più poserò.
Poiché rancore porto.
No! Il disegno è dote dannata,
lascialo stare, il rispetto a lui non appartiene!
No, non posso! Sublime canzone emana il lapis
nel posarsi sul foglio,
canzone che senza non so vivere.
Stupido disegno, che nel mio passato rabbia hai portato,
che dalla maestra Susanna sei sempre stato rimproverato.
Mi consumerò a disegnarti
e nel disegno la mia anima ci sarà.
Mi consumerò a scriverti
e nelle poesie il mio cuore non mancherà.