Non mancava mai l'appuntamento
sapeva di quel nido che l'aspettava
arrivava
ricamando di nero l'azzurro del cielo
seguita dalla primavera
da un'estate vestita di lucciole
e rossi tramonti
che morivano nelle braccia di un settembre
pallido
ricordo l'attesa e mia madre
che mi chiamava alla finestra
quell'amore e il calore
di un nido che non ho mai scordato
mentre scruto questo cielo che
adesso mi sembra così vuoto e lontano
ricamando il silenzio dei miei ricordi
e una finestra da cui cerco
nel rosso di una sera
una rondine che tornava
e con lei la primavera