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Calende

Pecco d'instabile genuflessione...
Respiri ardui rapinano il petto
-non basteranno secoli di solitudine
a respingere calura e afflizione-

Depongo a mio sfavore armi e fiori
su tombe rarefatte ormai scordate
su testi psicosomatici e classificatori
nell'elegia soggetta a menti "aperte"

Fissando al muro nubi
rossastre e maleodoranti
assisto all'improperio senza decidere
-saranno quelle cere a fondermi le orecchie
e quelle dolcezze nei ventricoli a finirmi-

Opinabile illusione
contorsionista tra le guglie e il seme
figlia del figlio ultimo di quella speme
avvistamento alle Calende
muovo
e scacco.

 

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0 recensioni:

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10 commenti:

  • laura cuppone il 29/04/2011 05:55
    Cristian grazie per il commento e la tua visita.

    Laura
  • Anonimo il 28/04/2011 20:36
    Scritta benissimo e molto coinvolgente... Compilmenti...
  • laura cuppone il 24/04/2011 21:10
    ...
    meravigliata e lusingata... accolgo.

    grazie nico.
    lau
  • Nicola Saracino il 23/04/2011 14:39
    Questa poesia mi piace particolarmente. Introspezione e dironia insieme.
    "Depongo a mio sfavore...": bellissima la dualità, che continua, prendendo un'altra strada: "... armi e fiori". "... saranno quelle cere a fondermi...".
    Nel rovescio di un vestito si vedono bene le cuciture, anche se si perde la bellezza del vestito. Questo invece è un rovescio nobile, un'antimateria materializzata...
    Nicola
  • laura cuppone il 21/04/2011 09:51
    Rosanna!!!!

    L'unica mano del passato e' quella di mia nonna, la persona più importante della mia vita che ha vissuto 2 guerre e che di confusioni se ne intendeva... L'unica speciale creatura che riusciva a conciliare in se e negli altri, ragioni e sogni, il grande nel piccolo, l'unica a darmi pace e speme...
    Grazie!!!
    Ps sammontana mi ricorda il jukebox, la crema al cocco, Renato zero, paglia in testa e i granchi...

    Bacio
    Lau
  • laura cuppone il 21/04/2011 09:23
    Gli equilibri si fanno deboli, arrivano mutamenti per permettere l'adattamento ad una vita e un mondo in rivoluzione... in contraddizione...
    Grazie Salvatore, loretta e Paola d'aver voluto ascoltare questo aspetto interiore che mi macina dentro.
    Auguri a tutti!!!!
    Laura
  • rosanna erre il 21/04/2011 09:20
    invece a me trasmette come la sensazione di mani che dal passato (remoto) tentano di afferrarci...
    la tua ricercatezza dei termini affascina, come sempre

    ps: "non basteranno secoli di solitudine a respingere calura e afflizione"
    ... già, però un barattolino sammontana limone-fragola aiuta sai laura
    (scusa ma dovevo dire per forza la mia cavolata quotidiana, ora sto a posto con me stessa )
  • Anonimo il 20/04/2011 22:58
    Scrivi molto bene e che hai un modo di scrivere veramente unico e originale
  • loretta margherita citarei il 20/04/2011 22:22
    ottima, auguri, super poetessa
  • Anonimo il 20/04/2011 14:32
    Scrivi molto bene. Una poesia in cui vedo le contraddizioni del nostro vivere.

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