Ritorni,
come ritorna la primavera,
come ritorna l'onda
a morire sulla spiaggia,
come la sera.
Ritorna il tuo viso
gote rosse,
trecce annodate e mani
lungo quel sentiero in salita,
capriole nel tempo,
profumo di terra e di vento.
Ritorni lacrima
alle sponde di questo mio cuore,
ritornano le nostre parole,
i nostri sogni
come aquiloni,
libere di volare nel cielo
le nostre canzoni.
Mi parlavi di luoghi dove
la luce non serve
perchè esistono gli angeli,
ti ascoltavo stupita,
non sapevo che
già quella fiaba era finita.
Ritorni nelle mie notti buie,
a portare la tua luce,
amica mia d'infanzia
la tua voce,
andavi avanti sempre
tu per prima
ed io ti seguivo
coprivi tu le mie paure,
mi indicavi il percorso
migliore nel sentiero di viole
ed il posto dove,
innamorato della notte,
si uccideva il sole.
Ritornano i tuoi occhi
verdi di bambina,
quando guardo quella stella
nel cielo
e ti sento vicina.