Ti sento vicina soprattutto in questo giorno
immensa Nonna che sapevi riempire
i miei vuoti e allietare ogni nebbioso attimo.
Ogni tuo sorriso era come una grandiosa stella
che si accende su un tenebroso firmamento,
le tue parole come acqua che disseta
nella torrida calura di un'estate,
i tuoi cerulei iridi come due sfavillanti fanali
che accendevano i miei occhi e
riproducevano la purezza di una cascata
che solca la roccia.
La Pasqua con te era sempre
una inedita fioritura, un'inedita letizia
un giorno di calda, gioviale armonia
che oggi non scandisce più le sue
amorevoli note.