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Una terribile poesia in rima

T'ha ucciso il male del mondo a cui ti sei arreso
il male di vivere di quand'eri vinto, umiliato, vilipeso
e giunto al rifiuto profondo, totale e definitivo.

T'ha ucciso il tuo modo introverso e passivo
di prender le cose senza sfogo e reazione
senza vera catarsi e rigenerazione
fors'anche senza più voglia.

Te ne sei andato... come se ne va dal ramo una foglia
seccandosi e distaccandosi, inerte
a un colpo di vento nemmeno tanto forte
e tuttavia subdolo e maligno
come il putrido buffo di un fetido stagno.

T'ha ucciso il male che ucciderà il mondo
quello che tutti abbiamo dentro, nel profondo
dell'Es, come nella coscienza:
la disillusione, l'indifferenza.

 

l'autore mauri huis ha riportato queste note sull'opera

Questa poesia è una dedica ad una persona che ho amato molto e che non c'è più.
Ma che continuo ad amare!


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7 commenti:

  • mauri huis il 18/01/2012 23:44
    Bè, grazie lo stesso. Non si può essere sempre d'accordo su tutto. A dir la verità, però, se c'è una poesia che mi è uscita di getto, da dentro le viscere più profonde, è proprio questa, dedicata a mio padre ormai tanti e tanti anni fa. Più di quelli che hai tu. Se a te invece le rime sono sembrate "totalmente forzate" mi spiace, per me non è così.
  • Anonimo il 18/01/2012 22:58
    Ti vorrei dare un parere oggettivo di lettore e pseudo-scrittore, non tanto per fare il maestro che non sono ma per essere sincero con chi scrive, anche io desidererei sempre sincerità nei commenti, sia positivi che negativi. In questa poesia secondo me le rime sono totalmente forzate, potresti cavartela molto meglio senza alcuna metrica nè bacio, con un semplice fluire delle parole, tra l'altro molto evocative, che in questo modo e in questa impostazione perdono grande valore. Ciao!
  • mauri huis il 18/01/2012 13:47
    Non credo che qualcuno, per il solo fatto di fraintendere un poeta, minuscolo per cortesia, possa essere definito non umano. Credo invece che, per un poeta, stavolta ancora più minuscolo, sia molto, troppo comodo scrivere quel che gli pare e poi pretendere di essere capito. Senza comprensione, e senza condivisione, non può esserci emozione. Senza emozione condivisa non c'è poesia. Poi ognuno abbia livelli propri di scrittura e di comprensione senza disprezzare o peggio offendere nessuno.
  • - Giama - il 01/05/2011 23:02
    ora è chiaro... scusami, non avevo capito...
    ciao
    giacomo
  • mauri huis il 01/05/2011 19:05
    no, manca invece una maiuscola, perchè è usato come arcaismo di inconscio, ma in effetti scritto così può indurre in equivoco provvedo subito. grazie a entrambi oer l'apprezzamento
  • - Giama - il 01/05/2011 15:55
    l'indifferenza, uno dei mali peggiori, forse non solo dei nostri tempi; la morte dell'essere e non tanto dell'esistenza terrena...
    non è una terribile poesia in rima, ma sono delle ottimi riflessioni in versi...
    p. s nel penultimo verso mi sa che manca una parte di parola: es(sere).
    ciao giacomo
  • Vincenzo Capitanucci il 29/04/2011 07:59
    Molto bella Maurizio...
    T'ha ucciso il male del mondo a cui ti sei arreso...
    anche il Tuo meraviglioso arcaico inconscio... stagnava... la disillusione e l'indifferenza.. in poche parole eri già morto..
    belle le rime.. maligno-stagno... mondo-profondo..

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