La semplicità dei grandi
che non si nascondono dietro le sbarre delle parole,
che non si rifugiano dietro cancelli di giardini
di cui solo pochi hanno la chiave,
la semplicità del cuore,
che non confonde il modo con il senso
è il sapore di un piatto di cui ciò che conta
sono gli ingredienti,
è la condivisione, la convivialità di sentimenti
un tavolo tondo apparecchiato per tutti,
una risposta semplice ad un perchè difficile da capire
senza interpretazioni personali che ne possono
sviare il significato.
Una persona è grande quando si fa piccola
e lascia spazio agli altri,
non è una corsa a riempirsi il piatto
non è una gara in cui bisogna per forza arrivare primi
non è una sedia da occupare a tutti i costi
non è un potere da sguainare come una spada
per fare abbassare la testa a chi la pensa in maniera diversa
perchè la semplicità fa rima anche con libertà
è sincerità, perchè la semplicità non ha bisogno di celarsi,
di truccarsi, di vestirsi con abiti che ne camuffano le forme
ma non è neanche un'esibizione, un mostrarsi vanitoso
semplicemente uomo
un Papa con un accento in più
padre innanzitutto,
per me, Wojtyla.