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Anima

Salivi su dalle ginocchia con affanno
e riscaldavi a malapena
alcuni pezzi del mio scheletro.
Fiamma di indicibili colori,
che bruci il mio intelletto
e solo al corpo sai concedere
un modo per gridare.

Ti ho permesso di baciare ogni mia vena.

Ed oramai ti sento tutta,
non ti curi più del tempo,
della ciclicità del mondo,
della mortalità del cuore:
tu fluisci in ogni nervo,
sempre,
ti avvinghi a ogni respiro,
solidifichi il mio sangue,
mi bruci come se io fossi eterno.
E la mia carne ti asseconda
perchè la bruci e non ti stanchi,
non ti stanchi mai di lei.

Ma ciò che brucia sai che il tempo lo consuma?

E allora che farai?
quando il guscio avrà riconsegnato al mondo
questo scrigno decomposto, che farai?
a quale vento affiderai la tua caluria?
Quali occhi in lacrime
avvolgerai tutto l'inverno,
per farli illudere
che ci si può bruciare senza piangere?
A quale cuore mai potrai legarti come sei legata a me:
essendo al tempo stesso
ragione di vita e causa di morte?

 

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