sei stata e sei il mio primo grande amore
ed io il tuo più grande, come sempre
in natura, e come quasi sempre
poi non dura: il figlio primogenito
si emancipa ed alla madre resta
un vuoto in nido e il cuore meno in festa
anch'io non son sfuggito a questa regola
e certo neanche fui dei meno peggio:
m'hai dato intraprendenza e gran coraggio
ma per il resto è notte mio malgrado
del primo tuo lunghissimo travaglio
è figlio il mio terribile cipiglio
pur tu sei la mia mamma, allora dolce
e morbida e bellissima, ed io
chi t'ha mutata in tale al tuo desio
creatura e creatrice al tempo stesso;
chissà se poi t'ho resa un po' felice
mia dolce e sempre cara genitrice