Rami intrecciati,
trafitti da luce,
odori della terra.
Suoni intermittenti e continui,
come musica a stento contenuta dal pentagramma,
che continuamente sembra sfidarne i limiti.
Luccichio
alimentato dal sole,
ferisce gli occhi.
Trasparenze e ombre
mutano il paesaggio
in trasfigurazioni.
Acqua immobile, nel suo apparente movimento.
Un pesce appare un istante,
lascia un cerchio concentrico e un rumore.
Attraverso il verde
sguardi s'incontrano
stupore condiviso.
Legno dal fuoco bruciato,
pericolante
annerito.
Rumori di passi
calpestio
di ciottoli.
Nuda bellezza del bosco
dal bruno manto
e sguardo animale.
Pronta al salto
felina nei movimenti,
scambio d'intese,
così familiari.
l'autore Dino Borcas ha riportato queste note sull'opera
in: Dino Borcas - Piccoli crimini quotidiani - Ed. Il Ponte Vecchio, Cesena 2008
informazioni sul libro e altri brani in http://dinoborcas. it
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