Dettagli di intemperie
nell'inviso d'un pensiero
che gesta dell'impulso essere,
ferivano l'omertà silente.
Fui donna
e sul tappeto d'erba
una corona di margherite gialle
stonava tra note di colore
-si assopì il mio canto-
D'intorno voli di farfalle
e poi rugiada che colava sugli steli
e tra i trifogli sparsi sopra ai sassi,
ruvidi i miei percorsi dentro ai boschi.
Mi abbeverava la goccia fatta pioggia,
lo stillicidio tramutava la mia faccia
che divenuta maschera di terra,
s'irrorava di purezza acerba.