Altro non ho
da fare
in questa notte
se non lo starmene
alla finestra
ed invidiare
l'arsura
placata della terra
da questa pioggia
silenziosa
linfa di vita rigenerante
per gli assetati fiori.
Mi perdo
nell'odore acre, intenso
del suolo bagnato
che lentamente sale
penetra ed inebria
le narici
stordendomi
come un amplesso
consumato.
Un tempo ero
terra bagnata...
cadeva su me
pioggia dorata
di baci e di carezze...
il corpo appagato
impudico
mostrava
il piacere goduto
alla luna.
Di quel tempo
tutto or
m'appare lontano e vago...
nessuno cura più
il mio giardino
nessuno disseta
la mia terra
se non le lacrime
di una compassionevole
solitaria luna...
piange l'argentea amica
la mia triste sorte.