È già notte.
Oziando stringo i pugni,
ancora un crudele folle sogno
che picchia, sull'incudine del giorno.
E volo,
come Icaro, sull'onda tremante,
tacendo sussulti d'amore
stregato, evado
lontano,
nel dorato silenzio
arricchendo l'eco di ricordi
tra chiose nude del pianoforte,
... nel dolore.