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Una via senza inaugurazione

le lunghe file sono così intriganti
per chi da lontano sopraggiunge
un moto di rabbia iniziale
ma poi si sta così comodi
nelle false imprecazioni
nei commenti aciduli condivisi coi vicini,
macchioline verdi verticali
ad interrompere
le gialle facciate protettive
sbirciare nelle borse senza avere nulla di sconosciuto
quasi quasi
che sia stato quasimodo a volersi chiamare così
per ricordare che era lì lì per ottenere la risposta
carducci amava così tanto i cardi
da non riuscire a staccarsene neppure col cognome?
e foscolo si nascondeva nelle brume?
sono ancora presenze utili?
quello che diciamo farà delle nostre anime
coperte leggere o cartoni da macero?
una raffica ucciderà davvero
o invece non condurrà in porto
un sogno che era diventato troppo lontano?
ci sono giorni che il cibo diventa ostile
così come i pensieri
il contenitore è davvero stanco di essere spazio
si fa contenuto si scioglie per una volta
nel boccone e prende una direzione
che non era prevista.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 21/05/2011 23:58
    O Paolini, mi hai fatto valutare qualche pensiero che avevo mollato ancor prima di giudicarlo. Perbacco, hai ragione e hai scritto molto bene quest'opera di coscienza che invita ad una pausa di riflessione. Mi distacco.
  • Laura cuoricino il 21/05/2011 12:12
    Profonde constatazioni che fanno riflettere, ci portano ad un esame introspettivo!
    Bravo, Giuliano!!!

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