D'ingegno mi armo dinanzi al cattivo sguardo,
evitarlo non voglio ma del marcio inguaribile mi accorgo.
Sguardo d'ignoranza,
d'egoismo, d'intolleranza.
Sei il pugnale nella schiena,
tu fai male!
invisibile galera.
Nel dolor si barcolla,
ma la partita non si molla.
Di viver è di tutti desiderio,
non è il tuo sguardo ad uccidere il pensiero.
Di passo in passo continuo a guardarti,
tra la tua vergogna non distrarti,
se vuoi puoi pentirti.
Io t'accetto, voglio capirti,
Non son' io che ti giudico e condanno, ma sei tu a farti un danno.
Io ti guardo con cuore sincero, tu hai paura e vomiti veleno.
A volte son io a legger' male lì dietro,
di sincero c'è ancora traccia.
Grazie a chi mi guarda in faccia