Non è che un libro sbiadito
il lieve tempo della nostra infanzia
quando con le nostre agili corse
tagliavamo le brezze primaverili
per poi ansanti giacere tra l'erba.
La vita era una giostra vorticosa
che tanto offriva ai nostri occhi
un caleidoscopio di colori
tra cieli azzurri e gemmare di fiori.
Infanzia dal sapore di viole
di voli impazziti di vento
di sogni legati al domani
fatti di immagini confuse di noi da grandi.
Allora la pioggia di fiori di pesco
diveniva velo da sposa
ed il pergolato di rose
cattedrale vestita a festa
e ci vedevamo avanzare verso l'altare
gonfie di gioventù ed amore.
Un giorno
il vortice dei nostri giochi si spense
ognuna di noi ebbe il suo velo da sposa
e la pioggia di fiori di pesco
ci salutò con il suo tenero augurio
Poi il nostro ventre di giovani spose
cullò un dolcissimo segreto:
l'amore s'era incarnato,
la vita proseguiva:
nel nostro ventre
giaceva il futuro.