Il vento ha posato
la sua missiva dorata tra i capelli,
ha scostato le frange verdi dell'erba,
lambito le strutture dissimili dei cespugli,
il tempio di bagliori ed ombre dei rami.
Il madore variegato dei fiori è ovunque:
ogni punto dell'orizzonte
è un trionfo di colori nuovi.
L'armonico duello di tonalità vibranti
s'inarca in visione;
le frontiere del mio sguardo
s'inchinano abbacinate al sole.
Il salice ravvolge i miei silenzi:
ad esso mi rivolgo con un linguaggio
ch'egli solo comprende
e gli s'avvitano al tronco
sentimenti dolci
in armonia con la mia anima,
nella quiete dell'osservatorio di rami.
Egli comprende
i pensieri miei
selvaggi come gerbide boscaglie
e sa che nella sua stessa terra
s'annodano le mie radici
pulsanti di vita e di vigore
Sa che al di là della complicata rete
dei gesti e dei linguaggi,
al di là della mimica esausta del mio volto
che vorrebbe celare emozioni,
c'è un prato semplice, selvaggio.