Trattandosi d'esister sconosciuto
riflesso è l'ombra
nell'incrinato specchio
Barbuto il tempo mio
conscio e sottile
sofisticata impronta
vorrebbe smaltire
Se fossero
i gabbiani
le ombre d'un porto
e le betulle quelle
del bosco fitto
Addolorati dalla fortuna
saggi gnomi sarebbero
l'osare e il credere
mi salverebbero...
Conforto audace
la rassegnazione
un corpo seppellito
senza estrema
unzione.