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La noia o la fava ultravioletta di Dionisio

Annoiata
da immortale
solitudine

la nostra anima
disfa il vate
di luce

in una zuppa
morbida
vibrante di fata

si straccia
le vesti

in due coppe
dai piatti diversi

per rifiorir
sulla mensa degli dei
in semi di fava

dai baci alati
a baccello

bella la Tua bocca
Amore mio

un astro

mentre assapori
da un grappolo d'uva dagli acini violacei

nello sfavillante sfavillio celeste

l'ebbrezza
d'un vino palatino

di nobile divina

amorosa parlantina

 

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6 commenti:

  • carlo degli andreasi il 10/06/2011 18:19
    tosche (etrusche) rimembranze, "fave" e sale, formaggio pienzino e vino rosso sacro come umori di femmina, divorare doppi sensi pagani riemergie un mondo antico senza peccato, di pura estasi... ti offro miele in favo e ficchi mezzi, suono di flauto
  • loretta margherita citarei il 09/06/2011 22:40
    splendida, ma dove li vai a trovare i titoli
  • Bruno Briasco il 09/06/2011 17:06
    Splendida Vincenzo... complimenti davvero
  • Sergio Fravolini il 09/06/2011 14:56
    "annoiata da immortale solitudine" ...

    Sergio
  • Simone Scienza il 09/06/2011 13:31
    EEhhh già,
    quelle coppe sono proprio al baccello
    cribbio se è bello
  • karen tognini il 09/06/2011 12:14
    bellissima Vincenzo.. mi hai strappato un sorriso con i fiocchi... riesci a stupirmi sempre di piu'...è un rifiorir sulla mensa degli Dei... baci alati...

    Stupenda Vi...

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