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Alle sette e trenta

La nebbia ovatta i suoni
ed offusca i volti delle persone
penetra nelle ossa
e raffredda il cuore
rendendo i battiti sempre più lenti.
Ma alle sette e trenta arrivi tu.
Il rumore dei passi sulle scale,
un suono solo tuo che riconoscerei fra mille,
la porta che lentamente si apre
e poi... ciao
Il tuo sorriso
con quello sguardo.
La nebbia ovatta i suoni che non conosci
ed offusca i volti di chi ti è estraneo
penetra nelle ossa perché poi qualcuno possa scaldarti
e raffredda il cuore così che possa essere scaldato da un bacio
rendendo i battiti sempre più veloci.

 

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4 commenti:

  • Hisaya il 25/02/2012 15:50
    adoro l'amore platonico! bella poesia!
  • Aedo il 10/06/2011 00:02
    Una poesia significativa, contraddistinta dall'attesa di qualcosa di speciale.
    Ignazio
  • loretta margherita citarei il 09/06/2011 22:29
    molto dolce, veramente apprezzata
  • Andrea (le tre Botti) il 09/06/2011 16:57
    Mi è piaciuta! Fin quasi verso la fine mi è sembrato che parlasse di un amore come dire contemplativo o platonico.

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