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La privatizzazione

Per imbrigliar natura sua precaria
vollero infin privatizzare: il "caso"
per, in bottiglia, venderlo all'occaso
a chi ne urgesse. Come merce varia.

In tal visione rivoluzionaria
mi fu installato un contatore al naso
per misurar del polmonare invaso
il flusso in cubi e la capienza d'aria.

In questo modo il prossimo ventuno
pagata la bolletta assicurato
un altro mese avrò d'aria pulita,

seppur mi disse un gran saggio di vita:
"la ove si tratti di un diritto innato,
roba di tutti è roba di nessuno".

 

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4 commenti:

  • giulio costantini il 14/06/2011 10:11
    bel sonetto.. complimenti.. metricamente perfetto con tutti gli endecasillabi canonici in stile petrarchesco e contenuto attualissimo.. ke te devo dì? sei er mejo...
  • Stefano Cincinelli il 10/06/2011 13:28
    Volevo semplicemente mettere a confronto l'ipotetica assurdità di voler controllare il "caso" per, diventandone proprietari, venderlo a chi ne abbisognasse, con l'assurdità di poter vendere l'aria, in visione dell'assurda intenzione di privatizzare l'acqua. Cosa di tutti è cosa di nessuno e viceversa,
  • Gion Strusciante il 10/06/2011 03:40
    per "onestà intellettuale" ti dico che non posso fare a meno di trovarla strana, ma è scritta dannatamente bene!!!
  • loretta margherita citarei il 09/06/2011 22:19
    originale poesia, complimenti

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