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Maremio
t'ho sfiorato
mentre nascevo m'accarezzavi
cingendo la riva
di onde brevi e lente
culla di brezze profumate
e risacca di maestrale
sibilo d'arpe e violini
ninna nanna in do minore
mi regalasti il coraggio
del primo tuffo in te
quando tra bambini
il gioco si fa serio
e la vita si offre tutt'intera
paura stretta fra le gambe
chiusa in pantaloncini
raggomitolati in un sol gesto
sputati in terra con violenza e sfida
come gli uomini del cinema
son cresciuto
portandoti negli occhi
e nel sangue
ho spiato la tua furia
quando t'alzavi maestoso
spezzando pietre nel vento
mentre la città arretrava
e la gente accartocciata
tra bestemmie e maledizioni
io ero lì
ad amare la tua forza
col coraggio che m'ha fatto uomo
ti ho sfidato
nelle fughe solitarie
quando voci e grida
si facevano confuse e lontane
fino al silenzio
e la riva fune sciolta
echeggiava
il suono fresco dell'acqua
rotto solo dalla mano decisa
finalmente s'era soli
io e te
e la mia paura
e il mio coraggio
io dentro di te
quanta libertà m'ha regalato
guardarti
negli occhi del primo amore
il tuo profumo diventava il suo
e t'ho amato mentre l'amavo
sul tuo letto di sabbia e vento
e passione
maremio
poi mi son girato
verso la vita che sognavo
t'ho tradito
regalandoti le spalle
e mi son perso
nelle città tra le luci
nei giochi d'illusione
fra la falsità della gente
e la mia
ho camminato
fino a sfiancarmi
nei vicoli stretti
di passioni ardenti
tra corde tese di chitarre
e seni bianchi e caldi
scolpiti da Dio
nel mio giovane sguardo
e divorati
con la furia tua
maremio
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- Bella descrizione... mi ci vorrei tuffare in un amre così o per lo meno vederlo...
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