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Careghétta

A careghétta dònde mae moae
a ti^ava d'agòggia finn-a
a l'è de legno bòn
Oua a l'é li'nte'n cànto
chi vegne o l'amia 'n pitin
o s'asétta sensa rigoàrdo
e me se scénta o cheu.
Careghètta picininn-a
mae moae a l'é ancòn li
a l'amia derè a-i spegétti
-Sòn mi, mamma, sòn Pinin,
te véddu bén ànche coscì,
ti cuxi a teu cansòn
faeta d'agòggia e de fi bòn
Careghétta d'oo fin
mi te véddo asémme a le
in scé tòue de castàgno
un cuscin pe mette i pe
Oua chi me bàtte o cheu
i ricòrdi vegnan a gàlla
sòn fòe de tànto amo
sòn i baxi do teu figeu

 

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5 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Ferdinando il 26/11/2016 00:20
    apprezzata... complimenti.

5 commenti:

  • rosanna erre il 17/07/2011 12:06
    Il dialetto dona una autenticità meravigliosa a questa tua poesia. E nonostante prima della tua traduzione non ero riuscita a capire tutti i versi, il senso e l'emozione mi erano arrivati lo stesso.
    Su quel verso in cui ti rivolgi a tua madre: sòn mi, mamma, sòn Pinin... ammetto che alla seconda lettura m'è scesa una lacrimuccia.

    ps: Giuseppe, perchè non scrivi dei racconti ambientati a quando eri piccolo? Titolo tassativo deciso da me: 'Le avventure di Pinin'
  • Bruno Briasco il 08/07/2011 19:05
    Splendida nostalgica sedia del passato. Molto bella, Giuseppe, evocativa... ma se mi permetti: perchè non ne fa la traduzione - a lato - per dar modo a chi non è genovese di capire la finezza del tuo animo?
  • Dolce Sorriso il 04/07/2011 13:39
    wow è bellissima,
    poesia immersa nei ricordi, nella nostalgia
    bravo Giuseppe
  • Giuseppe Amato il 03/07/2011 10:08
    Grazie per le parole e lo sforzo di lettura che è inevitabile. Traduco sinteticamente
    La seggiolina sulla quale mia madre cucica con arte fina è di buon legno. Ora è lì in un angolo, chi viene la guarda un pochino e vi si siede senza riguardo e io soffro. Piccola sedia, mia madre sembra ancora lì e guadra da dietro gli occhiali--son io, mamma, son Giuseppe, ti vedo bene anche così, cuci la tua canzone (vita) fatta d'amore e di capacità. Seggiolina preziosissima, io ti vedo assieme a lei seduta sulle tavolette di castagno ed un cuscino per appoggiare i piedi. Ora qui mi batte il cuore, i ricordi vengono a galla. sono favole di tanto amore... ecco sono i baci di tuo figlio..
  • ELISA DURANTE il 01/07/2011 09:57
    Nonostante gli avi liguri d. o. c. non ho capito tutte le parole, ma il senso sì ed è tenerissimo! Anch'io ho dolci ricordi legati a cadreghini (ho altri avi piemontesi d. o. c.), impagliate o imbottite, da cui ascoltavo i discorsi dei grandi e, nei momenti più belli le favole della Nonna!

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