Dietro la tenda,
soffice nuvola di pioggia,
mi assillano i mostri della notte.
Sono tanti e ognuno é fatto di
forme diverse.
Cerco di avvolgermi nel lenzuolo,
ma continuo ad avere paura;
allora afferro la mia penna,
ma non riesco a scrivere mentre tremo,
non riesco a richiamare le parole;
penso che sia un sogno,
ma non lo é: ogni notte é così.
Quale compito demoniaco deve avere un poeta!
Convivere e raccontare i mostri della città,
la bestia celata nei cuori degli innocenti,
gli orrori commessi da mani consapevoli.
Il poeta in punta di piedi percorre
la storia dell'umanità,
e nel silenzio di ogni notte fa più
rumore di qualsiasi pianto di vittima.
E, scrivendo, si perde nel cercare Dio
anche in essi.