M'appassionai al tuo violento scuoterti
e al tuo sguardo attraverso il quale
ogni cosa sembrava appartenerti.
Quel tuo scalciare che pur appariva
vuoto, aveva in sé una forza invisibile
che subito m'ammaliò senza controllo.
Una rosa volevo mettere tra i tuoi capelli
perché il mio amore rimanesse al riparo,
ma tu sfinita il cielo fissavi, mentre
l'intimo nero copriva la tua pelle bianca. . .